B2b o b2c?… La risposta è b2p
Siamo da sempre abituati a distinguere i mercati di riferimento di una azienda in B2B, business to business, e B2C business to consumer, ma siamo sicuri che nel 2023 questa distinzione sia ancora attuale e proficua per le nostre strategie di marketing?
Dopo anni di netta differenziazione tra le aziende che parlavano ad altre aziende e quelle che si rivolgevano al consumatore finale, oggi si tende a parlare di B2P ossia business to people. Perché in fondo sempre a persone ci si rivolge attraverso gli strumenti di comunicazione.
Il concetto è stato chiaramente espresso da Seth Godin – scrittore e imprenditore- che ha sintetizzato questo approccio in H2H ovvero “human to human”.
La valutazione si fonda sull’idea che alla base di ogni impresa ci sono persone che perseguono obiettivi e prendono decisioni per la propria azienda, con un loro sistema di valori e convinzioni e con un modo di pensare e vedere le cose.
Ne consegue che anche la distinzione netta tra tipologia di comunicazione una più votata a parlare di prodotto, plus e performance, per quanto riguarda il B2B, e una più emozionale che fa leva sulle passioni e gli interessi dei consumatori, per il B2C, è figlia di un vecchio modo di interpretare il target.
Nei nostri mezzi di comunicazione infatti ci rivolgiamo sempre e comunque a individui dotati di personalità, che dovranno decidere in cosa credere e di chi fidarsi, con chi lavorare. Dovranno…sceglierci.
I brand sono sempre più fatti di persone e parlano alle persone. Ecco perché il centro di tutte le attività di marketing devono essere loro. Nella creazione di una strategia bisogna partire da una componente chiave: la comprensione del pubblico a cui ci si rivolge, per poter adottare i linguaggi più adatti.
Cosa vuol dire mettere al centro la persona in una strategia di marketing?
Significa far percepire il brand in base alla sua utilità per le persone e relazionarsi condividendo i suoi valori e il suo credo. Bisogna ascoltare le persone superando opinioni e convinzioni personali mostrando per loro un interesse sincero.
I consumatori, oltre a prodotti e qualità tecniche, vogliono sapere come un brand può fornire un beneficio, regalare emozioni o aiutarle a risolvere un problema. Instaurare una vera e propria relazione è la missione dei brand per creare clienti fedeli e duraturi. In questa nuova era i consumatori scelgono un brand anche in virtù degli aspetti valoriali che rappresenta, delle cause per cui si schiera. Questo vale soprattutto per i Millennials – nati tra il 1981 e 1995 – e la Generazione Z – nati tra 1995 e il 2010.
Una regola è certa, capire sempre il contesto in cui il target, l’audience, i clienti vivono, i bisogni imminenti e futuri, conoscere i loro sogni, sono informazioni essenziali per studiare una strategia efficace.