Quanto è importante essere un brand?

Crediamo che al giorno d’oggi diventare un brand sia assolutamente necessario per qualsiasi impresa voglia essere presente nel mercato. É diventato ormai un obbligo posizionarsi con un’identità se non si vuole combattere la guerra del prezzo o peggio ancora scomparire tra troppe offerte che agli occhi del cliente risultano similari.

Molti pensano che sia una semplice strategia per migliorare il rendimento delle aziende o un’operazione di marketing priva di reali esigenze.
Addirittura è comune pensare che solo certe imprese, di alcuni settori merceologici o di alcune dimensioni debbano fare branding. Nulla di più sbagliato.

Il brand è lo strumento più importante di ogni azienda, gioca un ruolo fondamentale nel processo di differenziazione del sistema dell’offerta di prodotto o servizio e soprattutto nella gestione delle relazioni con i clienti. Concentra in sé valori, motivazioni, stimoli, significati, emozioni e associazioni che spingono i clienti a preferire la tua azienda ad un’altra.
Spesso il brand viene confuso con il marchio, ma quest’ultimo diventa brand solo quando attraverso i suoi elementi di comunicazione -marchio compreso- è capace di dar voce al significato più profondo di ogni azienda, all’essenza vera e propria che guida l’impresa.

Il brand, infatti è un potente portatore di valore ed è capace di far emergere i prodotti o i servizi attraverso elementi distintivi come: nomi, disegni, palette, lettere, cifre, forme e packging. Il driver deve essere sempre e comunque la memorabilità. Il brand deve essere facilmente memorizzabile perciò in fase di ideazione design, bisogna puntare su un elemento che sia, semplice, intuitivo diretto e meglio ancora se anche evocativo.
Il mercato è molto più veloce di quanto non lo fosse solo 5 anni fa, e i consumatori cambiamo altrettanto velocemente i propri gusti stancandosi rapidamente dei prodotti, e innovare un prodotto per stare al passo dei tempi è sicuramente molto costoso.
Inoltre i prodotti sono facilmente riproducibili, soprattutto in un mercato globalizzato, dove ci sono produttori decisamente più aggressivi.

Ecco perché bisogna puntare sul brand e non sul prodotto. Dobbiamo far affezionare emotivamente i consumatori, dare al nostro marchio una qualità, un valore di cui innamorarsi attraverso un processo poco razionale ed empirico e molto irrazionale e istintivo.
Perciò trasformare il tuo marchio in una marca è una questione di “sopravvivenza” come piace dire a noi.

 


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