Profumo di Brand

A volte capita che amici, clienti e parenti mi facciano domande sul mio lavoro e il più delle volte quando parlo di Brand e branding finiamo a parlare di loghi, con mio immenso rammarico.

Iniziano valutazioni riguardo al naming e al pittogramma, qualcuno persino dà indicazioni di lettering, solo dopo aver lasciato libero sfogo alla sua creatività, per spiegare in cosa consiste una marca (per dirla all’italiana). Chiedo: “Potete dire di conoscere una persona solamente guardandola? Possiamo dire di saperne riguardo i suoi gusti, il suo carattere, le sue abilità la sua etica semplicemente da un’occhiata?”

Certo da una “radiografia” (il marketing di vendita ce lo insegna) possiamo già capire molto: è bella, quindi ci piace, è curata, quindi attenta; possiamo dedurne molte altre: è ben vestita, quindi ipotizziamo abbia un certo status sociale, porta un orologio più o meno costoso ecc.

Ma la maggior parte delle informazioni che ci potrebbero far propendere a volerla conoscere, frequentare o, perché no, innamorarcene, le scopriamo in altri modi.

Vediamoli:

  • le parole. Come una persona parla e soprattutto quello che dice. Nel Brand questo viene tradotto come storytelling. Quello che il Brand ci racconta di sé e tone of voice, come ce lo racconta;
  • i gesti. È una persona educata e quindi porta con sé dei valori. Per i marchi sono le manifestazioni, tutte quelle possibili on e offline. Cataloghi, logo, pubblicità, website, social e molto ancora;
  • il profumo. Ecco, questa è la cosa meno razionale; ma possiamo ammettere che l’odore è capace di spingerci verso qualcuno oppure è altrettanto potente da allontanarci? Il profumo di un Brand, ovviamente, non esiste (benchè, soprattutto nel retail, il marketing olfattivo sia una leva potentissima che grandi marchi utilizzano da anni, pensiamo ad Abercrombie) ma possiamo abbinarlo alle emozioni che suscita. Immaginiamo un uomo davanti al cavallino rampante di Ferrari o una donna davanti a un marchio di alta moda. Non è di sicuro il logo a emozionare ma il set di immagini e ricordi totalmente irrazionali che scatena. Pensiamo solo a quando arriva alle nostre narici il profumo di un cibo che ci è piaciuto particolarmente. In pochi secondi veniamo riportati dal nostro cervello a quella prima occasione. Eravamo seduti a quel tavolo, in riva al mare, in vacanza, dove l’abbiamo assaporato.

Invito a pensare: il vostro brand che profumo ha?


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